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Il tuorlo d’uovo fa male?

Il tuorlo è sicuramente il costituente più ricco in nutrienti quando parliamo di uova.
E’ composto dal 50% di acqua dal 30% lipidi e per il 20% da proteine, se passiamo ai minerali troviamo magnesio, potassio, fosforo e ferro mentre per le vitamine oltre a quelle del gruppo B troviamo vitamina A e vitamina D (uno dei pochi alimenti di origine animale tolto pesce grasso, a contenerne in modeste quantità).

Un uovo di medie dimensioni contiene all’incirca 220 mg di colesterolo, circa l’80 % del fabbisogno giornaliero consigliato; il colesterolo si concentra tutto nel tuorlo, ovvero la parte rossa centrale.

Si stima che in 100 g di tuorlo siano presenti all’incirca 1,34 g (1340 mg) di colesterolo.

Il consumo moderato di uova intere è generalmente consigliato per:

Aumentare l’apporto di vitamine ad alto valore biologico

Contrastare l’anemia sideropenica

Incrementare l’apporto di cobalamina (vit b12), soprattutto nelle diete vegetariane.

In linea di massima, per quanto colesterolo apportino, non è dimostrato che una dieta ricca di uova aumenti proporzionalmente il colesterolo nel sangue. Tuttavia, nel tuorlo sono presenti anche molte lecitine che riducono l’assorbimento dello sterolo nell’intestino.

In una dieta equilibrata per un soggetto sano adulto a medio livello di attività fisica, 3 uova intere alla settimana possono essere consumate . In più si possono aggiungere gli albumi, che, non contenendo colesterolo, possono essere assunti in maggiore quantità.

Altresì è buona norma limitare il consumo di uova solo nei casi di comprovata ipercolesterolemia o in presenza di patologie che richiedono il monitoraggio costante dei valori ematici di colesterolo.

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